Istat, sull’articolo 15 serve un confronto serio

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Con una nota al presidente Chelli e al direttore generale Camisasca, nonché alla delegazione di trattativa, abbiamo ribadito l’importanza, l’urgenza e la necessità di un incontro sulla procedura ex art. 15 che dovrebbe essere bandita a breve, in piena estate, costringendo i candidati e gli uffici del personale a reperire la documentazione in un periodo difficile. Abbiamo ribadito quello che abbiamo già detto e scritto in precedenza ancora una volta, ma è evidente che serve un confronto, viste le tante questioni ancora aperte, che riportiamo di nuovo in estrema sintesi:

  1. Ormai è difficilissimo che si riesca a chiudere entro l’anno, in particolare se si vuole mantenere il colloquio, che quindi va eliminato

  2. La clausola sull’utilizzo delle graduatorie deve essere il più aperta possibile, per garantire il pieno utilizzo di tutti i fondi – in particolare quelli previsti dalla legge di bilancio per i passaggi dal III al II – ma anche per eventuali ulteriori ampliamenti (“scorrimenti”), vista l’incertezza sulle possibili revisioni dell’ordinamento professionale

  3. Vanno valutate esperienze e attività, titoli e pubblicazioni, relativi a tutta la carriera, dentro e fuori dall’Istat, a tutti i livelli e profili professionali

  4. Va incrementato il punteggio per l’anzianità di servizio, diminuiti i punteggi per le voci discrezionali.

Abbiamo infine ricordato che l’incontro prima del bando era stato concordato durante l’incontro di aprile con il presidente Chelli, e non è quindi accettabile che l’amministrazione si rimangi questo impegno.


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