Con una nota al presidente Chelli e al direttore generale Camisasca, nonché alla delegazione di trattativa, abbiamo ribadito l’importanza, l’urgenza e la necessità di un incontro sulla procedura ex art. 15 che dovrebbe essere bandita a breve, in piena estate, costringendo i candidati e gli uffici del personale a reperire la documentazione in un periodo difficile. Abbiamo ribadito quello che abbiamo già detto e scritto in precedenza ancora una volta, ma è evidente che serve un confronto, viste le tante questioni ancora aperte, che riportiamo di nuovo in estrema sintesi:
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Ormai è difficilissimo che si riesca a chiudere entro l’anno, in particolare se si vuole mantenere il colloquio, che quindi va eliminato
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La clausola sull’utilizzo delle graduatorie deve essere il più aperta possibile, per garantire il pieno utilizzo di tutti i fondi – in particolare quelli previsti dalla legge di bilancio per i passaggi dal III al II – ma anche per eventuali ulteriori ampliamenti (“scorrimenti”), vista l’incertezza sulle possibili revisioni dell’ordinamento professionale
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Vanno valutate esperienze e attività, titoli e pubblicazioni, relativi a tutta la carriera, dentro e fuori dall’Istat, a tutti i livelli e profili professionali
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Va incrementato il punteggio per l’anzianità di servizio, diminuiti i punteggi per le voci discrezionali.
Abbiamo infine ricordato che l’incontro prima del bando era stato concordato durante l’incontro di aprile con il presidente Chelli, e non è quindi accettabile che l’amministrazione si rimangi questo impegno.