Istat: passi avanti sulla contrattazione integrativa 2024, ancora lontani sul lavoro da remoto. Ancora niente convocazione sull’art. 15

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Di seguito il comunicato unitario di resoconto dell’incontro del 9 luglio 2024:


COMUNICATO UNITARIO ISTAT

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL 9 LUGLIO 2024

PASSI AVANTI NELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA

NON CI SIAMO SUL LAVORO DA REMOTO

ANCORA NESSUN INCONTRO FISSATO SULL’ARTICOLO 15

Martedì 9 luglio si è svolto un incontro di contrattazione tra la delegazione dell’amministrazione Istat e le organizzazioni sindacali FLC CGIL, FSUR CISL, FGU Ricerca, SNALS-CONFSAL Ricerca, ANIEF Ricerca.

Si è discussa una nuova bozza dell’ipotesi di accordo sul salario accessorio 2024 dei livelli IV-VIII.

Sono state accolte, almeno parzialmente, alcune delle richieste unitarie avanzate a giugno:

–      la contrattazione sui fondi della legge di bilancio è stata spostata in attesa di maggiore chiarezza, separata da quella sul fondo accessorio

–      per l’art. 53 viene stanziato un importo sufficiente a includere i posti per il 50% dei candidati, includendo chi – coinvolto della vicenda del mancato scorrimento del 2020/2021 – ha fatto ricorso e lo ha vinto e chi ha fatto ricorso ed è in attesa di sentenza

–      per l’indennità di ente mensile è stato proposto un incremento del 6% (era del 2% un mese fa): le organizzazioni sindacali chiedono un aumento a due cifre

–      le indennità di sportello e maneggio valori sono state uniformate per tutti i livelli IV-VIII

–      l’importo dell’indennità di reperibilità è stato raddoppiato (la richiesta sindacale è di triplicarlo). Sulla reperibilità si riaprirà il tavolo tecnico a parte sulla base del documento predisposto dalla DCIT

–      è stata meglio chiarita la proposta sui responsabili di sede, che verificheremo con gli interessati

–      ai turnisti sarà possibile, su autorizzazione del direttore, fare straordinari (al massimo per 5 ore al mese)

–      le indennità di posizione (per 3 funzionari) saranno attribuite, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, solo in seguito a call

Alcuni punti inseriti nella bozza di ipotesi di accordo sono stati contestati: in particolare l’aumento dello stanziamento per lo straordinario e quello per la produttività individuale. Rimangono perplessità sulle indennità di responsabilità.

La priorità è chiudere presto sull’art. 53, quindi proporremo alcune modifiche e l’amministrazione si è impegnata a fornire una nuova versione nei prossimi giorni.

È stato proposto un ordine di servizio che corregge alcune storture del famigerato ordine di servizio 108 del 2022 sui turnisti, chiarendo che c’è una “tolleranza” di 15 minuti nel corso della giornata e specificando che i buoni pasto sono erogati anche in caso di lavoro da remoto. Piccole novità positive, ma certamente insufficienti a ripristinare un corretto bilanciamento tra diritti e doveri di questa categoria di lavoratori. Abbiamo continuato quindi a chiedere di introdurre (come previsto dal CCNL) il pagamento dell’indennità su base oraria, o forfettariamente se si lavora per un tempo più lungo (5-6 ore). L’amministrazione ha risposto che vuole lavorare in quella direzione, ma che richiede un tempo di lavorazione lungo, e che quindi per il momento è disponibile solamente a riconoscere la “tolleranza”.

È poi iniziata una discussione su una nuova bozza elaborata dall’amministrazione di linee guida sul lavoro da remoto, destinate solo ai turnisti. L’amministrazione intende rimettere “in regola” questa fattispecie, facendo quindi firmare gli accordi individuali anche ai lavoratori turnisti: e su questo siamo d’accordo. Come già preannunciato a giugno, inoltre l’amministrazione, pur non obbligata dalle regole contrattuali e dalle linee guida ministeriali, vuole introdurre la “prevalenza” anche per i turnisti, proponendo un massimo di 8 giornate al mese da remoto. Abbiamo innanzitutto chiarito che il lavoro da remoto non può né deve essere confinato ai soli lavoratori a turno e quindi abbiamo proposto di iniziare a estenderlo al resto del personale.

Inoltre abbiamo contestato l’introduzione della prevalenza per questa modalità di lavoro che dovrebbe essere gestita in stretta relazione con l’attività e quindi con l’organizzazione da parte dei dirigenti (senza ulteriori paletti generali), e in ogni caso andrebbe come minimo ricondotta al numero di giornate consentite in lavoro agile, con le relative eccezioni e potenziamenti.

Il confronto su questo tema ci appare ancora lontano dalla chiusura.

All’inizio dell’incontro abbiamo sollecitato ancora una volta l’incontro sull’art. 15, chiedendo la presenza del Presidente Chelli. Il direttore generale ha risposto a fine incontro, confermando l’intenzione di far uscire il bando entro fine mese (con l’obiettivo di chiudere la procedura entro l’anno), sostenendo che l’amministrazione non è obbligata a fare un incontro con i sindacati, trattandosi puramente di informativa.

Ha inoltre assicurato che stanno alacremente lavorando in particolare per inserire una clausola che permetta l’effettivo utilizzo di tutte le risorse previste dalla legge di bilancio.

Abbiamo ricordato che l’incontro (almeno con la delegazione dell’amministrazione) era stato concordato con il presidente Chelli ad aprile, e quindi chiesto con forza di fissarlo. Utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione per ottenere l’incontro promesso.

FLC CGIL – FSUR CISL – FGU Ricerca – SNALS-CONFSAL Ricerca


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